Gli sciacqui orali con il tè verde possono aiutare i pazienti con gengivite
a cura di Davis Cussotto
L’ipersensibilità dentinale è un dolore dentale acuto e di breve durata, causato da stimoli termici, tattili, osmotici o chimici e non è attribuibile ad un’altra patologia dentale.
E’ un problema molto diffuso come si manifesta:
1 mangiando
2 bevendo per lo più alimenti freddi
3 spazzolando i denti
Uno studio recente ha osservato una prevalenza della ipersensibilità dentinale nei denti premolari (39,4%) e nelle donne di mezza età (50-59 anni).
Spesso si associa a lesioni cervicali non cariose (abrasione, erosione e abrasione) che causano l’esposizione dei tubuli dentinali, piccoli canali che formano la dentina, il tessuto sottostante lo smalto del dente.
Gli stimoli fisici promuovono il movimento del fluido all’interno dei tubuli dentinali; questo porta alla contrazione o distensione dei processi odontoblastici , cellule vive del dente che stimolando le fibre nervose presenti all’interfaccia dentina-polpa (la parte più interna del dente ricca di tubi sanguigni e di fibre nervose).
L’ipersensibilità dentinale la curiamo in due modi:
- A) a casa utilizzando i dentifrici ad azione desensibilizzante a base di calcio e fosforo.
- B) con trattamenti professionali in studio, che vanno dall’applicazione di gel al fluoro alle resine desensibilizzanti sino alle classiche otturazioni estetiche nei casi di perdita della sostanza dentale (erosioni e abrasioni).