Lo svapo delle e-cig lascia residui potenzialmente cancerogeni negli ambienti

a cura di Davis Cussotto

La nicotina e le altre sostanze chimiche contenute nelle sigarette elettroniche  (e-cig)  dopo essere state  esalate,  si depositano sugli oggetti non solo nella stanza dove è avvenuto lo svapo, ma  passano  attraverso le prese d’aria e lasciano  residui sulle superfici negli ambienti contigui.

È quanto emerge  da  uno studio americano condotto presso la  University of California di Riverside condotto da Careen Khachatoorian  e pubblicato sulla rivista Tobacco Control.

I ricercatori hanno tracciato le sostanze chimiche da sigaretta elettronica in un negozio di questi prodotti  in un supermercato USA e ne hanno ritrovato  residui anche nei negozi contigui. Sebbene diversi studi abbiano identificato le sostanze chimiche presenti nei liquidi delle sigarette elettroniche, poco si sa sui loro residui, che si depositano sulle superfici negli ambienti.

I residui esalati dalle e-cig sono stati identificati  negli asciugamani di cotone, carta e spugna posizionati  nelle vicinanze e in un negozio accanto,  a quello che vende svapo.

Le esposizioni sono state sia brevi (uno, quattro e otto giorni), sia lunghe (uno, due e tre mesi). I ricercatori hanno individuato la  nicotina, altri alcaloidi e nitrosammine specifiche del tabacco, che sono state collegate ad agenti cancerogeni.

“Le sigarette elettroniche e i liquidi stanno evolvendo e ogni giorno sono introdotti sul mercato nuovi prodotti. Gli effetti del fumo “di seconda mano”, ovvero quello che va a depositarsi su oggetti presenti in una stanza dove non ci sono fumatori,  sono poco  conosciuti .  La comunità scientifica – conclude Khachatoorian – dovrebbe stare al passo con questi prodotti e informare i fumatori di e-cig, i non utilizzatori e soprattutto chi non sa di essere esposto passivamente a queste sostanze”.

Dr. Davis Cussotto

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