Accettare il diastema….un fatto culturale
a cura di Davis Cussotto
Il diastema (= lo spazio tra gli incisivi superiori) è una maleocclusione la cui prevalenza decresce con il passare degli anni. Il picco è a 6 anni (98% dei bambini) scende al 49% a 11 anni e si stabilizza tra i 12 e i 18 anni intorno al 7%. La terapia è ortodontica e/o restaurativa.
Trattiamo il diastema perchè può causare disturbi del linguaggio e problemi e ai denti vicinori; è però opinione diffusa che il diastema sia da curare per motivi estetici e psicologici piuttosto che per disturbi funzionali. A sostenerlo è S. Anari sul Britisch Dental Journal. La percezione estetica del viso varia da persona persona e viene influenzata dalle proprie esperienze, dalla cultura e dalla pressione sociale.
Tradizionalmente il diastema viene percepito negativamente. Gli adolescenti con le prime interazioni sociali prendono coscienza di questo archetipo e la qualità della loro vita è molto influenzata dall’estetica del sorriso.
Molti studi hanno evidenziato che la correzione del diastema migliora l’autostima e la capacità di socializzazione nel 50% degli adolescenti.
L’industria della moda crea i canoni di bellezza che poi vengono introiettati dalla società.
Kate Moss negli anni novanta ha rivoluzionato gli standard di bellezza delle super model di Naomi Campbel ed Eva Evangilista; ha facendo nascere così il modello heroin chic più sottile, e androgina.
Nate negli anni novanta Lara Stone, Georgia May Jagger sono modelle di grande successo con il diastema. Se l’industria della moda, che crea le avanguardie, trasmette un’ immagine che fa apparire il diastema come un canone di bellezza unico e desiderabile la nostra percezione della maleocclusione cambia conseguentemente. Grazie a loro molti giovani considerano oggi il diastema cool e non più un difetto.
Come professionista della salute cerco di mettere in evidenza i possibili vantaggi al non trattamento del diastema. Aiutare a vedere una presunta deformità come la norma aiuta il paziente a vincere problemi psicologici e sociali.