La gomma da masticare per diagnosticare la perimplantite
a cura di Davis Cussotto
La gomma da masticare diventa amara in presenza di perimplantite (=una infiammazione dei tessuti intorno all’impianto). E’ quanto emerge da una estesa ricerca europea, che promette di realizzare presto un test di autodiagnosi per i pazienti portatori di impianti.
La gomma potrà essere utilizzata per la diagnosi precoce di questa malattia insidiosa con un decorso spesso senza segni ma che può portare estese aree di riassorbimento osseo.
Il sistema immunitario si attiva per attaccare i batteri che crescono sugli impianti dentali e che sono difficilmente accessibili. Aumenta così la produzione di cellule infiammatorie di alcuni enzimi specifici le metalloproteinasi della matrice, tra cui l’MP8, che degradano il tessuto connettivo.
La gomma da masticare si basa su questo meccanismo: gli stessi MP8 degradano anche i sensori nella gomma da masticare provocando il rilascio di una sostanza amara. Pertanto, i pazienti possono gustare il rilascio degli enzimi che indicano uno stato di infiammazione in corso.
Lo studio è stato finanziato dalla Comunità Europea e ha coinvolto Ricercatori Italiani, Tedeschi e Cechi. Sono stati selezionati i pazienti sani e con vari gradi di infiammazione in atto. I prelievi salivari che sono stati testati in vitro su lingue artificiali.
La CEE ha concesso l’autorizzazione allo studio in vivo sul paziente che inizierà a breve .
La ricerca ultimata a inizio dell’estate, è stata immediatamente pubblicata dalla prestigiosa rivista Scientifica Nature Communication.
Come prevedibile ha avuto un grandissimo rilievo mediatico sui media generalisti di tutto il Pianeta.