Una visita dal dentista per salvare la vita

a cura di Davis Cussotto

Il tumore del cavo orale è l’ottava forma tumorale più diffusa al mondo. In Italia colpisce ogni anno 6.000   persone con una incidenza  media di 8,44 nuovi casi ogni 100.000 abitanti maschi all’anno e di 2,22 per le femmine. Un tasso di mortalità, a 5 anni dalla diagnosi, di oltre il 70%.

Simili dati sono dovuti al fatto che il tumore del cavo orale ancora oggi è troppo spesso scoperto in ritardo. È per questo che un’adeguata prevenzione e soprattutto una diagnosi precoce, possono fare un’enorme differenza.

Quando il carcinoma è rilevato e curato nella sua fase iniziale, è possibile ottenere una guarigione completa e avere uno standard di sopravvivenza dell’80%, consentendo inoltre interventi meno demolitivi per il volto e per il cavo orale.

Tra i fondamentali fattori di rischio per l’insorgere del tumore del cavo orale sono il fumo e l’abuso di bevande alcoliche e superalcoliche, l’esposizione ad agenti virali.

In particolare, l’associazione di alcol e fumo espone a un rischio di ammalarsi di oltre 20 volte superiore rispetto a quello di un non fumatore-bevitore.

In Gran 
Bretagna – ha rilevato il Cancer Research (l’organismo deputato a rilevare la situazione dei tumori) – le diagnosi di cancro alle vie orali sono aumentate del 28% negli uomini attorno ai 40 anni e del 20% nei giovani fino a 30 anni.

Tale incremento è dovuto al consumo esagerato di sostanze alcoliche e superalcoliche.

Negli ultimi anni il tasso di mortalità (a sopravvivenza a 5 anni 38%) è in lento ma costante aumento a tutte le età e segue quello delle neoplasie polmonari, con le quali condivide alcune cause.

Le cause scatenanti sono principalmente ambientali come l´esposizione a cancerogeni di natura chimica, agenti virali, alimentazioni inadeguate, traumatismo cronico dovuto, per esempio, a protesi dentarie mal realizzate, scarsa igiene del cavo orale, cause genetiche e sistemiche. Tra queste, in particolare, il Papilloma Virus Umano (HPV) rappresenta uno dei principali fattori di rischio anche fra i giovani di entrambi i sessi, in quanto trasmissibile attraverso il sesso orale non protetto e con partners multipli.

Il rischio di carcinoma orale è da 6 a 28 volte superiore nei fumatori e aumenta se si associa al consumo di alcolici; fra le sostanze cancerogene quelle maggiormente implicate sono gli idrocarburi aromatici policiclici e le amine aromatiche, residui della combustione del tabacco.

La prevenzione, una corretta igiene orale con visite periodiche dal dentista  e stili di vita sani sono fondamentali  per prevenire  l’insorgenza della  malattia.

 

Dr.Cussotto Davis

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