L’uso del laser in odontoiatria: funzionamento e utilizzo nella pratica quotidiana nello studio dentistico.
Ma che cos’è il laser? Dobbiamo proiettarci nei film di fantascienza e immaginarci un dentista che improvvisamente si trasforma in Luke Skywalker (alcuni pazienti direbbero più un Chewbecca quando ho la barba non curata e non mi faccio vedere da un po’ dal mio barbiere Stefano…) e ci trasporta nella famosissima saga di Guerre Stellari?
Assolutamente no. Niente fantascienza, solo fisica, solo luce.
Il laser infatti non è altro che luce amplificata che viene emessa a seguito di una stimolazione di un mezzo attivo (che può essere un gas, un cristallo o un liquido).
Questa luce ha una specifica lunghezza d’onda, diversa in base al tipo di laser che si utilizza, che spesso non rientra nello spettro del visibile… e quindi? Non si vede! Vi svelo un segreto: il colore che si vede a livello della fibra ottica che trasporta il raggio laser in realtà è dato da una luce aggiuntiva (rossa, blu, verde…) che viene emessa per poter permettere al tuo dentista di vedere dove si sta posizionando il fascio luminoso.
Come funziona:
Ma perché abbiamo parlato di lunghezza d’onda? Perché è qui che sta la chiave di volta per capire il funzionamento dei vari tipi di laser. Ogni laser ha una lunghezza d’onda specifica, cioè emette un fascio di luce coerente con una sola lunghezza d’onda. All’interno dei nostri tessuti vi sono dei cromofori che reagiscono ad ognuna di queste lunghezze e che quindi assorbono la luce emessa. L’assorbimento di questa genera a livello dei tessuti interessati degli effetti fototermici, fotochimici, fotobiostimolanti e fluorescenti che vengono utilizzati a scopo terapeutico in odontoiatria ed in medicina.
Il tuo dentista conosce le varie specifiche tecniche di utilizzo per poter gestire al meglio ed in sicurezza questo valido strumento nelle diverse applicazioni all’interno della tua bocca.
Ti sei mai chiesto perché devi indossare gli occhiali di protezione? Penserai che sia inutile dato che non si vede… Il problema è che gli occhi possono assorbire queste radiazioni e possono essere danneggiati se il raggio laser che si sta usando all’interno della bocca riflette su qualche superficie metallica.
Applicazioni
I campi di applicazioni della tecnologia laser in medicina ed odontoiatria sono svariati ed ogni tipo di laser ha le sue indicazioni e protocolli clinici da seguire. Il laser a diodo in particolare viene utilizzato per trattare i tessuti molli del cavo orale, in parole povere la mucosa e le gengive. Il maggiore impiego quindi lo si trova nella chirurgia di questi tessuti dove per alcuni trattamenti è lo strumento di prima scelta. Altre applicazioni d’elezione le troviamo per il trattamento di herpes, afte, fastidiose lesioni o per stimolare la guarigione di ferite chirurgiche.
Vi sono poi delle applicazioni ancillari del laser a diodo, cioè complementari e aggiuntive a protocolli terapeutici tradizionali. Per esempio in parodontologia (se si parla dei tessuti che sostengono i denti), in implantologia (se si parla di impianti) ed in endodonzia (se si parla della vitalità del dente) sono un valido aiuto per combattere la presenza di batteri che sono causa di molte patologie presenti nel cavo orale.
Riassumendo il laser è utilissimo in odontoiatria, in alcuni casi è essenziale ed insostituibile, in altri è comparabile alle tradizionali tecniche e in altri ancora è di aiuto ad alcuni trattamenti.
Capisci bene che non può mancare in uno studio!
Se hai ancora dei dubbi, non ti sono chiari dei concetti o vuoi approfondire alcune tematiche sono disponibile per qualsiasi chiarimento!
Per approfondire consulta : [Convissar, R.A. 2016. Principles and Practice of Laser Dentistry, 2nd ed. s.l. : ELSEVIER, 2016.]
Gabriele Boero