Impianti sottoperiostei, curare delle gravi atrofie ossee in modo minimamente invasivo

Impianti sottoperiostei, curare delle gravi atrofie ossee in modo minimamente invasivo

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Gli impianti iuxtaossei o sottoperiostei (in inglese subperiostal implant) sono degli impianti dentali custom-made, progettati e realizzati con tecniche digitali per l’anatomia del singolo paziente. Non vengono inseriti all’interno dell’osso ma sopra l’osso in stretto contatto con esso e bloccati dalla presenza di sottosquadri e/o di piccole viti di fissaggio.
La metodica che è stata validata da numerosi recenti studi clinici longitudinali e approvata in USA dal FDA (Food & Drugs Administration), trova oggi sempre maggiore utilizzo per quei pazienti con scarsa o nulla disponibilità ossea, talvolta reduci fallimenti di altre metodiche implantari. L’impianto iuxtaosseo custom-made è una valida alternativa agli interventi complessi e invasivi di innesto osseo con prelievo dalla cresta iliaca che richiedono tempi di guarigione lunghi o alle protesi mobili totali che male si adattano a situazioni di estesa perdita ossea.
La procedura è in una fase con consegna della protesi fissa nella stessa giornata dell’intervento. Tutto nasce da una vista con esecuzione di semplici esami (impronte digitali della bocca, fotografie e una radiografia Cone Beam, una tac delle ossa mascellari) . Realizziamo poi un modello stereolitografico in resina del mascellare su cui disegnamo l’impianto tenendo conto delle aree di affondamento nell’osso dove si realizzerà osteointegrazione. L’impianto così progettato verrà in titanio da una azienda leader nel settore. Contemporaneamente il nostro laboratorio costruisce la protesi che verrà fissata in bocca al termine dell’intervento chirurgico.
L’intervento si esegue in anestesia locale come per curare un dente. La prima protesi solitamente è provvisoria e dopo sei mesi verrà sostituita da quella definitiva.
La sopravvivenza e il successo della tecnica è legato al monitoraggio con cadenza semestrale che abbiniamo alla seduta di igiene.
(Per info: Studio Dentistico il Mulino Asti. 0141 437151 info@losudiodentistico.it)

Dr Marco MARCHETTI
Medico Chirurgo
Specialista in Chirurgia Maxillo-Facciale
Master in Chirurgia Estetica

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Ruolo del dentista per la diagnosi e il trattamento dell’ alitosi

Ruolo del dentista per la diagnosi e il trattamento dell’ alitosi

a cura di Davis Cussotto

L‘alito cattivo  spesso non viene percepito come un a problema  di salute orale.  Dal punto di vista medico si definisce alitosi  ” l’odore sgradevole dell’alito derivante da cause fisiologiche o patologiche, orali o sistemiche”.

Questo accade perchè alcuni  ceppi di batteri anaerobi (cioè che proliferano in assenza di ossigeno) in determinate condizioni si riproducono rapidamente decomponendo le sostanze proteiche presenti nei residui di cibo, muco e saliva. Si  generano così  i cosiddetti  composti volatili solforati,  responsabili del cattivo odore. La produzione di saliva mantiene il pH della bocca a livelli tali da impedire l’eccessiva crescita di questi  di batteri.   Un quarto degli Italiani soffre di  alito cattivo   e il 60% delle cause di alitosi ha  origine nelle  bocca (carie, gengivite e parodontite,  bimetallismo orale, eruzione dei molari, stomatiti)  le altre cause di cattivo alito di origine sistemica sono:

1 ipertrofia dei turbinati,

2 tonsilliti acute o croniche,

3 polmoniti e ascessi polmonatri, bronchite cronica,

4 patologie gastrointestinali,

5 abuso di bevande alcooliche,

6  diabete, e disturbi metabolici,

7 insufficienza renale e uremia,

8  Helicobacter Pilori.

Le  implicazioni psicologiche individuali e sociali dell’ alitosi sono notevoli.  Il cattivo alito    è un vero e proprio disturbo di relazione    e in alcuni casi si trasforma in una fobia.

Il dentista e l’igienista dentale svolgono un ruolo di counseling per  il la prevenzione e il trattamento di questa “affezione sociale”.    Ricercano le patologie orali da  trattare  (carie, parodontiti etc), orientano ad  abitudini alimentari e a stili di vita salutari, e inviano ove necessario allo specialista per il trattamento delle patologie sistemiche concomitanti.

Dr. Davis Cussotto

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Ho perso due molari per la piorrea…

Ho perso due molari per la piorrea…

a cura di Davis Cussotto

Mi chiamo Anna vivo a  Torino e ho 52 anni.  Ho subito una isterectomia ed il ginecologo  mi ha prescritto una cura con estrogeni  sostitutiva  per previene l’osteoporosi.  Ho perso due molari di recente  per la piorrea, così mi dice il dentista.  Cosa devo fare.

Anna buon giorno,

l’osteoporosi provoca una riduzione sia qualitativa che quantitativa dell’ osso. E’ molto frequente in  menopausa e in chi ha perso l’utero. Le terapie con estrogeni svolgono un ruolo protettivo verso la perdita di osso da osteoporosi.  In  bocca  l’osteoporosi  accentua gli effetti negativi della malattia parodontale  (= piorrea) favorendo la perdita dei denti.

Possiamo prevenire e rallentare questo processo seguendo regole di igiene orale accurate ed eseguendo sedute periodiche di igiene professionale dal suo dentista.   Se desidera approfondire il tema legga questo  articolo : La menopausa:  cosa è importante sapere

Buona giornata

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La menopausa: cosa è importante sapere

La menopausa: cosa è importante sapere

a cura di Davis Cussotto

Durante la menopausa le donne possono perdere il 40% della massa ossea totale e nell’organismo si realizza  variazioni nella secrezione degli estrogeni, ormoni che  esplicano azione protettiva verso l’osso. E’ quanto scrive Joan Otomo-Corgel, DDS, presidente dell’American Academy of Periodontology  sulla rivista dr Bicuspid.

La  perdita di osso si localizza oltre che nella colonna vertebrale anche nel mascellare e questo aumenta la suscettibilità alla malattia parodontale, favorendo la perdita dei denti.

Dentisti  ed igienisti dentali devono essere consapevoli di questi cambiamenti e vigilare con grande attenzione la salute della bocca. A 40 anni il 10%  delle donne ha delle irregolarità mestruali  che spesso portano alla menopausa precoce. L’ 80%  manifesta però irregolarità  tra i 45 e i 55 anni. I professionisti della salute orale devono aiutare le pazienti a prendere coscienza degli effetti della menopausa , che si evidenziano prima nella bocca che in qualsiasi altro organo. L’anamnesi è molto importante – continua Otomo –  per comprendere,  se i cicli sono regolari  se stanno affrontando una terapia ormonale sostitutiva, se c’è stata una isterectomia occorre sapere se sono in terapia estrogenica sostitutiva e da quanto tempo, se c’è familiarità per l’osteoporosi.

I farmaci che   predispongono  all’ osteoporosi vanno tenuti in considerazione: la ranitidina e i suoi derivati per la cura cronica delle gastriti e del reflusso gastroesofageo, così come  gli anticoagulanti,  gli antiepilettici, e alcuni chemioterapici.

Numerose ricerche cliniche evidenziano che l’osteoporosi da menopausa predispone alla perdita dei denti perchè aggrava il decorso della malattia parodontale.  I protocolli di igiene e prevenzione devono tenere conto di questi fattori ravvicinando nel tempo le visite di controllo. Le pazienti edentule  con protesi totale necessitano poi di ribasi più frequenti a causa dei rapidi mutamenti dell’osso.

Dr. Davis Cussotto

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Come orientarsi nell’acquisto dei colluttori, consigli per i pazienti

Come orientarsi nell’acquisto dei colluttori, consigli per i pazienti

a cura di Davis Cussotto

Prevenire la  carie,  soprattutto nell’ infanzia, vuol dire ridurre la concentrazione di  alcuni batteri (streptococchi mutans e  Lactobacillus)  acidificanti  che provocano  le  miocrofratture dello smalto tipiche della malattia.

I colluttori sono delle soluzioni medicamentose per l’igiene del cavo orale, di supporto alle tecniche d’igiene dei denti e delle gengive che svolgono un ruolo importante nella prevenzione.

Chimicamente li classifichiamo in  4 gruppi:

Clorexidina è un potente agente  antisettico attivo contro il streptococchi mutans,  riduce anche l’adesione dei batteri alla superficie dei denti , facilitando la rimozione con lo spazzolino. Non va usato di routine ma solo se prescritto dal dentista nei casi selezionati. Causa una lieve colorazione  bruna sulla superficie dello smalto che si risolve facilmente con il Polish professionale. E’ in commercio sotto numerosi nomi commerciali (Curasept, Dentosan, Parodontax, Curaden, Corsodyl, Plackcontrol etc).

Lo iodopovidone è un antisettico a base di iodio  utilizzato in bocca soprattutto dopo la chirurgia. Il nome commerciale più conosciuto è  Betadine colluttorio

Il cetilpiridinio cloruro è un composto di ammonio quaternario molto attivo  contro i batteri cariogeni  senza  provocare la pigmentazione bruna delle smalto.  Nomi commerciali più comuni  Tantum verde,  Aquafresh, Cetilsan etc).

Gli oli essenziali contenuti in colluttori, come Listerine  riducono l’adesione dei batteri alla superfici  dello smalto favorendone la rimozione  della placca con lo spazzolino.

Un  recente studio  pubblicato sull’Australian Dental Journal  mette a confronto  i prodotti commerciali contenenti questi principi attivi, ma non conferisce  a nessuno la palma del vincitore anche se la Clorexidina  presenta una migliore capacità di inibire la crescita dei batteri cariogeni.

Da questo studio emerge l’utilità dei dentifrici contenenti Listerine per l’igiene orale dei bimbi al di sotto dei 6 anni, quando il colluttorio è controindicato.

Dr. Davis Cussotto

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Posso usare il coluttorio per Matteo il mio bimbo di 4 anni?

Posso usare il coluttorio per Matteo il mio bimbo di 4 anni?

a cura di Davis Cussotto

A porci questa domanda  è  Martina una giovane mamma di Rovigo .

Martina,  nei bimbi al disotto dei 6 anni è controindicato utilizzare i colluttori.

Utile invece utilizzare un dentifricio che contenga listerine in gel che favorisce la rimozione della placca che tende ad aderire alla superficie dei dentini. Legga questo articolo (Come orientarsi nell’acquisto dei colluttori, consigli per i pazienti)  per approfondire l’argomento.

Dr. Davis Cussotto

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5 consigli dei Dentisti Britannici per la prevenzione nei bambini

5 consigli dei Dentisti Britannici per la prevenzione nei bambini

a cura di Davis Cussotto

Lo zucchero arreca gravi danni alla salute dei bambini,  per questo  l’Associazione dei dentisti Britannici  ha chiesto al  Governo  di diminuire per legge la quantità di zuccheri liberi che   le industrie  possono aggiungere  alle bevande.

Questa iniziativa  è solidale con i risultati di una ricerca portata   a termine di recente dal Scientific Advisory Committee on Nutrition  il comitato consultivo del  Ministero della Sanità Britannico in tema di Nutrizione.

La  carie è la prima causa di ricovero ospedaliero in Gran Bretagna per gli under 19. Nell’ ultimo anno sono stati ricoverati 46.500 giovani pazienti per interventi  di estrazioni in narcosi negli Ospedali del Regno Unito.

Ecco i sei consigli  di prevenzione diffusi  secondo L’associazione dei Dentisti Britannici:

1 limita il consumo di zuccheri ai pasti principali;  l’apporto continuativo favorisce a dismisura la crescita della placca e la diffusione della carie

2  lava o sorveglia il lavaggio dei denti del bimbo fino all’ età di 7 anni con dentifrici fluorati

3 check up periodici dal dentista a partire da 3 anni di età

4 riduci il consumo degli snack zuccherati e sostituisci con pane, frutta secca e verdura cruda.

5 attenzione agli zuccheri nascosti soprattutto nelle bevande. Meglio mangiare  la frutta a pezzi poichè  é ricca di fibre vegetali invece del succo o frullato anche se naturale.

Dr. Davis Cussotto

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La protesi mobile migliora la qualità della vita

La protesi mobile migliora la qualità della vita

a cura di Davis Cussotto

La qualità della vita nella terza e quarta età   è strettamente  legata alla stato di salute orale.

La protesi mobile totale in caso di perdita completa dei denti e parziale, quando residuano in bocca alcuni elementi dentali, è una soluzione economicamente accettabile   per ridare sorriso e masticazione e  migliorare quindi    la qualità della vita.

Le protesi mobili possono  causare piccole irritazioni delle mucose su cui appoggiano, con  dolore alla masticazione.   Recenti studi hanno evidenziato due cause di questo problema:

  • Lo scarso igiene. La protesi va rimossa e pulita con sapone/dentifricio  fuori dalla bocca dopo ogni pasto. I denti ancora presenti in bocca vanno spazzolati.  Un paio di volte alla settimana va poi immersa nelle soluzioni detergenti (Kukident)
  • La perdita di stabilità della protesi mobile, che si realizza con il passare del tempo, per usura della protesi stessa e per i cambiamenti delle mucose su cui appoggia. E’ importante il controllo dal dentista  che può ribasarla  per renderla nuovamente aderente ai tessuti.

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Scopri l’età del tuo sorriso!

Scopri l’età del tuo sorriso!

a cura di Davis Cussotto

Un  recente sondaggio  eseguito nel Regno Unito, dalla UltraDEX, azienda leader per prodotti di igiene orale, mette in evidenza come il sorriso sia il  punto debole  della nostra bellezza.

L’ 89% degli intervistati ritiene che i denti in cattivo stato fanno sembrare la persona più vecchia, il 40 %  però ammette di non avere mai considerato se il sorriso possa renderci più vecchi.

Tutti conoscono l’importanza di una alimentazione salutare e dell’ esercizio fisico per mantenersi in buona salute. Si spendono ogni anno in Europa  milioni di Euro in prodotti anti-aging per il trattamento della pelle, forse potremmo fare qualcosa di più per  il nostro sorriso!

Che cosa succede ai denti  e al sorriso invecchiando?

Masticare, mordere, sgranocchiare, digrignare ogni giorno per una vita non necessariamente rende i denti più deboli. Insorgono però piccole crepe sulla superficie dello smalto, abrasioni , erosione e macchie. Le gengive si rimodellano ritirandosi o talvolta formando tasche. L’osso alveolare  in cui  denti sono inseriti tende a riassorbirsi  e talvolta i denti se ne vanno…

Il modo migliore per controllare l’invecchiamento del sorriso è la prevenzione.

Igiene rigoroso a casa, e due volte all’anno dall’igienista dentale con controllo annuale dal dentista.

Denti sani e sorriso gradevole ci rendono più giovani ed attraenti.

Scopri l’età del tuo sorriso facendo il test UltraDEX  www.ultraDEX.co.uk/HOIYM

( il test è in inglese).

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Posso fare gli impianti se fumo?

Posso fare gli impianti se fumo?

a cura di Davis Cussotto

Mi chiamo Luca  ho 42 anni e vivo a Mendrisio nel  Canton Ticino.

Fumo circa 15 sigarette al giorno e devo sottopormi ad un intervento di implantologia perché mi manca un molare inferiore,  lo posso fare ugualmente?

Grazie, Luca.

 

Luca,

il ruolo negativo del fumo è scientificamente ben documentato.

In merito all’ implantologia sappiamo che:

1 rallenta la guarigione delle ferite

2 favorisce la parodontite  (infiammazione cronica delle gengive)

3 aumenta la probabilità di perdita precoce o tardiva dell’impianto

4 aumenta la probabilità di ammalarsi di perimplantite

5 rende più rapida la perdita di osso.

Queste complicanze sono legate al numero di sigarette consumate al giorno.

Non è certo controindicato mettere l’impianto nel suo caso, sappia che  il rischio di complicanze è maggiore e prenda in considerazione la possibilità di  smettere di fumare, ne avrebbe un giovamento immenso.

Dr. Davis Cussotto

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