Il bruxismo è il digrignamento dei denti prevalentemente notturno . E’ una problematica molto diffuso che accade per lo più durante il sonno nella cosiddetta fase R.E.M. (rapid eye movement), la fase del sonno in cui si sogna.
Interessa soprattutto i bambini, ma è molto frequente anche in età adulta e può comportare conseguenze serie se trascurato.
Spesso ci concentriamo sull’estetica del sorriso, e su come avere denti bianchi e perfetti trascurando alcune problematiche che, pur non così evidenti, possono incidere sulla qualità della nostra vita.

Bruxismo: quali le cause?
Sebbene sia stata comprovata una predisposizione genetica per la tendenza a digrignare i denti, vi sono numerose cause che possono provocare l’insorgenza di questo fenomeno, tra cui le principali sono:
- ansia e stress, che influiscono negativamente sul nostro sonno;
- l’uso di alcune categorie di farmaci, come gli antidepressivi;
- l’assunzione di sostanze stupefacenti;
- presenza di problematiche occlusali della bocca.
Sintomi e potenziali complicazioni
Il bruxismo può verificarsi sia durante la notte (bruxismo notturno), o durante il giorno (bruxismo diurno), qualora ci si trovi in condizioni di particolare stress, tensione o concentrazione. Le conseguenze principali interessano smalto e dentina, usurati dallo sfregamento continuo tra elementi dentari. Questi danni provocano a loro volta l’insorgenza sensibilità dentale a caldo e freddo, carie, parodontiti e sanguinamenti gengivali.
Inoltre, in molti casi, il bruxismo può provocare anche:
- disturbi del sonno;
- cefalee;
- tensioni muscolari;
- stanchezza durante la giornata;
- difficoltà ad essere vigili nel lavoro o a scuola.
Poiché questa problematica si verifica spesso di notte, essa si rivela particolarmente difficile da individuare; per questo è necessario fare attenzione ai sintomi, che includono: dolore ai muscoli facciali (specialmente appena svegli), mal di testa e dolore all’articolazione mandibolare, ma anche dolori al collo, alle spalle o alle orecchie, cefalee e talvolta anche vertigini.
Bruxismo: rimedi e trattamenti
Per stabilire il corretto protocollo terapeutico da adottare è necessario sottoporsi a una visita dal dentista che con opportuni esami può comprendere l’origine del problema. Generalmente, il bruxismo viene curato con il bite, utile a evitare potenziali danni provocati dal digrignamento dei denti. Si tratta di una mascherina, da indossare durante la notte che evita il contatto delle arcate dentali e la risoluzione dei problemi occlusali con le terapie convenzionali (ortodonzia, restaurativa).
A livello più generale, altri rimedi assolutamente naturali che possono giovare alla problematica sono:
- Yoga, massaggi e meditazione e tutte quelle pratiche che predispongono corpo e mente al rilassamento e permettono di affrontare lo stato del sonno in modo più sereno e tranquillo.
- Il consumo di infusi e tisane prima di andare a dormire, utili a calmare i nervi e placare l’ansia.
- Lo sport: soprattutto quello praticato all’aria aperta, che aiuta a scaricare le tensioni e a contrastare lo stress.
È importante inoltre eseguire controlli periodici dal proprio dentista.