La medicina ha fatto molti passi avanti nello studio dei danni al feto da esposizione a farmaci durante la gestazione. Nonostante questo somministrare farmaci in gravidanza continua a provocare ansie sia nel pubblico che tra i sanitari. Questo è quanto sostengono due ricercatori Americani M Donaldson e JH Goodchild sulla rivista JAMA organo dell’ America Dental Association. Molta attenzione va posta a due situazioni: le terapie croniche in atto o le somministrazioni inconsapevoli da parte della futura madre. Per quanto riguarda l’allattamento, Donaldson e Goodchild ritengono che spesso i curanti consigliano di interromperlo qualora si inizi una terapia farmacologica, anche in presenza di sostanze che consideriamo sicure.
Quando si considera la prescrizione in gravidanza, il dentista deve sempre soppesare il rischio per il feto contro il beneficio per la madre, e la scelta appropriata deve basarsi sulle evidenze scientifiche . L’allattamento al seno rappresenta anche una sfida clinica, i rischi e i benefici di cui devono essere compresi sia dal paziente che dal medico prima di soospendere o instaurare una terapia Farmacologica. Per concludere i dentisti devono conoscere rischi e i benefici di cinque categorie di farmaci: analgesici e antinfiammatori, antibiotici, anestetici locali, sedativi e farmaci di emergenza. Il consiglio è imparare a conoscere bene ciò che si utilizza nella routine quotidiana e collaborare strettamente con il medico curante nei casi di terapie croniche più complesse.
Dr. Davis Cussotto