Le cellule staminali offrono nuove opportunità per la rigenerazione ossea nelle lesione postraumatiche.
Lesioni traumatiche che coinvolgono il viso sono molto comuni, la metà di queste lesioni si associano a perdita di denti, e al tessuto osseo che li sosteneva . La gestione clinica dei pazienti con estese la perdita di tessuto mandibolare, è molto impegnativa, specie se non si riesce a garantire il corretto sostegno agli elementi dentali mancanti. I ricercatori dell’ University of Michigan School of Dentistry guidati dal Prof Darnell Kaigler, da anni utilizzano le cellule staminali per la rigenerazione ossea.
Il vantaggio principale della terapia con cellule staminali è che utilizza le cellule del paziente per rigenerare i tessuti, riducendo o limitando l’uso dei biomateriali. Il procedimento che si esegue in anestesia locale, accelera la guarigione dei tessuti rispetto agli innesti di osso tradizionale, e limita il dolore postoperatorio. Le cellule staminali progenitrici prelevate dal midollo osseo vengono inserite in apposito intelaiatura di fosfato tricalcico che fanno da impalcatura di sostegno. Se la perdita ossea è più estesa si utilizzano intelaiature più rigide, ad esempio in titanio. La TAC a quattro mesi evidenzia nell’ 80% dei casi una buona rigenerazione ossea che consente l’inserimento d’impianti osteintegrati per sostenere gli elementi dentali. Sharon Aronovich chirurgo maxillo facciale e membro del team di ricerca conclude dicendo che grazie all’ uso delle cellule staminali, siamo sempre più vicini a opzioni terapeutiche minimamente invasive per il trattamento delle massive perdite di osso postraumatiche.
Dr. Davis Cussotto