Il Comitato Scientifico della Comunità Europea ha diffuso in questi giorni il report “La sicurezza delle amalgame dentali e dei materiali da restauro alternativi per i pazienti e gli operatori sanitari”.
L’amalgama d’argento è in parte assolta dalle accuse di “tossicità” perchè le evidenze scientifiche sono deboli al proposito.
Come clinici però sappiamo che indipendentemente da questo i materiali inseriti nelle cavità con le nuove tecniche adesive (le resine estetiche composite) consentono di realizzare preparazioni minimamente invasive risparmiando materiale biologico e questo è un motivo sufficiente per smettere di utilizzare l’argento misto a mercurio.
Il punto saliente del report è l’invito a sorvegliare sui nuovi materiali da restauro poiché alcuni di essi hanno dei profili tossicologici sconosciuti.
Il report si conclude infatti con queste indicazioni cliniche molto condivisibili:
La scelta del materiale deve essere basata sulle caratteristiche cliniche del paziente: dente decidui o permanente, stato di gravidanza, la presenza di allergie al mercurio o di altri componenti noti dei materiali da restauro e non ultima la clearance renale come indice di funzionalità dell’ organo.
Dr. Davis Cussotto